Il paradosso del surplus: quando l’energia non basta produrla, serve modularla.

Il 1° maggio 2025, per la prima volta, il prezzo spot dell’energia elettrica sul mercato all’ingrosso in Italia (e non solo) è sceso sotto lo zero in alcune fasce orarie.

In Germania e Francia, tra le 10:00 e le 17:00, l’overload da produzione fotovoltaica ha generato prezzi spot fino a –118 €/MWh.

Domanda stabile, reti sature: si è trattato di un surplus da rinnovabili talmente spinto da invertire il valore dell’energia. Non è stata la prima volta. E non sarà l’ultima.

Cosa è accaduto in questo evento raro (ma non unico)

L’equilibrio tra produzione e consumo si rompe. L’energia immessa in rete non trova domanda sufficiente, e la rete (già prossima alla saturazione) non ha margini per assorbire o ridistribuire l’eccesso.

In queste condizioni, le fonti rinnovabili (per loro natura non programmabili) continuano a generare. Ma l’assenza di strumenti di accumulo, di previsione, o di gestione dinamica dei carichi porta a un paradosso: l’energia in eccesso perde valore, fino ad assumere un prezzo negativo.

E questa può diventare un’occasione di efficienza, stabilizzazione e creazione di valore solo se si dispone di un sistema pronto a coglierla.

Cosa comportano giornate così per chi gestisce energia?

1) Trading e previsione dinamica

Prezzi zero o negativi non sono solo un’anomalia: possono diventare un vantaggio.

Ma solo per chi dispone di sistemi in grado di anticipare gli sbilanciamenti tra produzione e domanda, e di adattare in tempo reale le strategie di mercato.

Modelli predittivi, automazione e intelligenza algoritmica sono oggi essenziali per decidere quando vendere, quando ritirarsi, quando sfruttare il segnale di prezzo.

2) Fotovoltaico e autoconsumo intelligente

Il fotovoltaico è spesso protagonista nei picchi di produzione.

Ma in questi casi non si parla di produrre: serve gestire, modulare, prevedere.

La generazione deve essere integrata in logiche di autoconsumo dinamico, priorità di carico e interoperabilità con altri asset di sistema (es. accumulo, pompe di calore, carichi industriali flessibili).

3) Accumulo e stabilizzazione del sistema

In presenza di surplus, le batterie diventano un nodo strategico.

Accumulo e rilascio intelligente permettono di smussare i picchi, differire l’immissione in rete, supportare la stabilità complessiva del sistema.

Va però considerato che la capacità installata in Italia, soprattutto lato utenza, è ancora limitata. Ecco perché è fondamentale combinare l’accumulo con altri strumenti di flessibilità, come il demand response, il load shifting o i modelli VPP (Virtual Power Plant).

Come Glayx può aiutarti a sfruttare eventi di questa portata?

In scenari come questi, non basta un impianto: serve una visione ingegneristica, una struttura contrattuale solida e una piattaforma digitale in grado di reagire.

Glayx affianca imprese e territori a sfruttare l’energia in eccesso con:

  • Pshave®, la nostra piattaforma per simulazione, controllo e risposta in tempo reale, con servizi BSP Integrati, per massimizzare la redditività degli impianti e la valorizzazione sui mercati energetici
  • un modello EMS evoluto, con garanzie contrattuali e gestione completa
  • consulenza tecnica e strategica, per affrontare con lucidità la complessità del sistema elettrico

Giornate come il 1° maggio accadranno sempre più spesso.

E chi saprà trasformare il momento giusto in opportunità energetica, avrà bisogno di partner capaci di prevedere, reagire e orchestrare.

Glayx è pronta a farlo, ogni volta che serve. https://www.glayx.com/contatti/